L'assurdo è proprio quello, tra le altre cose il momento imbardante sull'MD 80, rispetto a quello che si verifica sugli altri aerei, in caso di piantata di un motore è decisamente minore (per la minor distanza dei motori dal baricentro).
Quindi bisognerebbe capire esattamente cosa sia successo, personalmente non credo proprio che la sola pianta con incendio del motore da sola posso essere alla base di quello che è successo.
Per rispondere alla tua domanda bisognerebbe analizzare il tasso d'incidente del velivolo, se non ricordo male ci sono aerei più nuovi dell'MD 80 con tassi d'incidenti maggiori.
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Verissimo quello che ti ha detto diamantiwalter, l'MD 80 è un aereo molto vecchio, il progetto risale a metà degli anni '60 e di conseguenza moltissime scelte progettuali per realizzarlo sono legate al primo progetto anche se è stato modificato e migliorato nel corso degli anni per i modelli prodotti successivamente.
Altrettanto vero quello che ha detto riguardo ai motori, il consumo di carburante e l'inquinamento è elevatisismo.
Però bisogna distinguere le problematiche legate alla gestione (soprattuto con i costi di gestione attuale) e la sicurezza anche se purtroppo potrebbero essere legate.
Ipotizzando che la sicurezza non è legata ai costi di manutenzione posso risponderti che per quanto riguarda il comfort e la "gestibilità" dell'aeromobile è sicuramnete da sostituire al più presto (personalmente l'MD 80 è l'aereo su cui peggio ho volato, mai sono sceso senza il mal di testa da quell'aereo), per quanto riguada la sicurezza non credo sia un aereo così pessimo se mantenuto in condizioni efficienti.
Per concludere è ovvio che purtroppo la gestione dell'aeromobile incide con la sicurezza soprattutto in questo periodo economicamete sfavorevole, ma acquistare un aereo costa molto, affittarlo costa molto pure anche se si avrebbe un ritorno ecnomicosul lungo periodo. Però le compagnie aeree, temo, non stiano guardando molto lontano perchè i costi sono elevatissimi e detto francamente, in occidente, non ci sono i soldi per svecchiare il parco aerei.
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x stg 1967: quello che dici non corrisponde alla realtà, innanzitutto l'aereo è in grado di continuare il decollo in qualunque punto possa essere avvenuto il guasto (che a quanto pare da un video non ancora reso pubblico il motore non è esploso ma l'esplosione è avvenuta dopo che a 50 m di quota l'aereo è ricaduto, e quindi il decollo era in fase finale a rotazione già avvenuta) e tutti gli aerei lo sono (dai bimotori in su), se così non fosse non avrebbero la certificazione al volo. Tra le altre cose queste emergenze dovrebbero essere ampiamente provate dai piloti al simulatore, essendo la piantata di un motore in decollo una situazione piuttosto rischiosa e non così remota visto che se un motore si rompe avvienenella maggior parte dei casi in decollo.
E poi la riduzione del frazionamento è solo un bene!!!!!!
Tutto quello che non c'è non si rompe, se hai un quadrimotore che può volare con 3 motori o un bimotore che può volare con 1 in entrambi i casi puoi perdere 1 motore, ma la probabilità che se ne rompa anche solo 1 è molto più elevata su un quadrimotore, pare assurdo ma ti posso assicurare che è così.
Per quanto riguarda l'esplosione ed eventuali danni non so se con un esplosione a metà dell'ala (con su danneggiamento) sia meglio di un esplosione in coda.
Ora però questi discorsi lasciano solo il tempo che trovano, mi auguro che, come dovrebbe essere ed è sempre stato in campo aeronautico, si possa far luce per poter capire quello che è successo e potre intervenire dove fosse necessario.